E' così che deve andare. Che mi caccio in situazioni sempre più complicate, e poi mi viene da piangere per un messaggio che non arriva... Che invece di svuotarmi la testa dai pensieri, ce ne aggiungo di nuovi... Che finisce sempre che non riesco a tenerne fuori i sentimenti, e tutto diventa una grande spirale che non si ferma più...
Dovrei imparare a pensare un pò per me, a godermi le cose così come sono, finchè ci sono... e quando non ci sono più pazienza... A non attaccarmi con le unghie e con i denti al primo metro quadro di terraferma che trovo, rischiando di perderlo perchè divento troppo appiccicosa...
Delle porte a soffietto
E' che certe cose non si possono spiegare. Ad esempio, perchè mi sento bene quando lo vedo.
Sarà che mi sento considerata. Sarà che mi piace parlare con lui. Saranno le sue mani, sarà come mi bacia...
Ieri sono stata a trovarlo al negozio. Quel posto mi mette agitazione e tranquillità nello stesso tempo... Certo è, che ha un bagno veramente piccolo. Mi ci spinge dentro, mi bacia forte spingendomi verso il lavandino, mentre le sue mani si fanno strada sotto la gonna. Si inginocchi davanti a me e inizia a leccarmi... e dio quanto mi piace... ma io non sono abituata a ostarmene con le mani in mano... così lo bacio, sentendo in bocca il mio sapore... di solito quando lo vedo divento un lago, e anche stavolta credo sia andata così... gli slaccio i pantaloni, mi inginocchio davanti a lui e inizio a succhiarglielo... lo so che gli piace... 'stringi le labbra'... e ogni tanto mi spinge la testa sul suo cazzo dritto fino a farmi soffocare. Poi si siede. Io contunuo a succhiarglielo. Poi gli monto a cavallo... sento tutti i miei muscoli contrarsi... sento il suo respiro nelle mie orecchie, le sue mani che stringono il mio seno. Quella posizione mi fa impazzire... sento tutto il suo cazzo dentro di me, e il mio clitoride che struscia sul suo ventre mentre mi muovo... Non ricordo cosa mi ha detto... ero in estasi... troppo impegnata a non smettere di muovermi per ascoltare... lo sento salire finchè il mio e il suo orgasmo esplodono dentro di me quasi contemporaneamente... una sensazione fortissima... e lunghissima...
Io rido. Sono ancora in botta mentre lui si alza, si sciacqua e si rimette a posto... Usciti da quel bagno, la sua faccia è la stessa di sempre, come se nulla fosse successo. Io avevo voglia di baciarlo a di coccolarlo un pò, ma non l'ho fatto. Lo so che non gli piace... E' fatto così...
Dei weekend nei locali
E' sempre più dura quando ci incontriamo nei locali. Diventa sempre più dura anche incotrarsi casualmente nello stesso locale... venerdì è venuto apposta per me in un posto che non gli piace...
Quando lo vedo arrivare, cerco sempre di celare il sorriso che mi si apre sul viso, ma mi sento come una bambina che a natale riceve il regalo che ha desiderato per tutto l'anno.
E' dura perchè io non sono mai sola. Sempre accompagnata da *lui*... e spesso pure dalla scorta di amici. Diventa un gioco tattico riuscire a scartare tutti per andare a parlargli... e ancora di più per riuscire a rubargli un bacio...
Ci giriamo intorno come felini in calore divisi da un vetro... ci lanciamo occhiate che parlano di storie blasfeme... mentre parliamo con gli altri, diciamo parole delle quali solo noi possiamo capire il vero significato... parole celate all'interno di discorsi assolutamente banali...
E' un gioco strano... eccitante fino a quando la voglia non cresce a tal punto che questa situazione non diventa troppo, troppo stretta... e a quel punto vorrei solo che tutti sparissero, e che lui mi scopasse sulla prima parete disponibile, come gli ho scritto in un messaggio, sussurrandomi in un orecchio quello che sente e quello che vorrebbe da me...
Disposable Girl
Non esiste niente al mondo che in questo momento non vorrei fracassare con una mazza da baseball.. ma anche col manico di una scopa, essendo io sprovvista di mazze da baseball. Scaraventare tutti i cocci giù dalla finestra e poi urlare. Possono andare tutti a farsi fottere seduta stante. Ho le palle piene di gente che mi tratta come se fossi usa e getta.
Mi sento come una Polo: un buco con una donna intorno.
Mi sento come una Polo: un buco con una donna intorno.
Delle verità rivelate
Ritorno.. dopo un paio d'anni di assenza. Qualcuno una volta mi ha detto che il lupo perde il pelo ma non il vizio. E aveva regione.
Tutto è cominciato un paio di settimane fa. Forse tre. Stavamo per tornare a casa da un sabato sera nella discoteca di sempre. Il mio ragazzo stava in fila per pagare alla cassa. Lui stava ballando l'ultima canzone.
Io lo stavo guardando. Per tutta la sera mi aveva raccontato di quanto non avesse battuto chiodo e del chitarrista della band che aveva suonato che se n'era andato con la tipa che si stava lavorando lui. Mi sentivo triste. Gelosa? Forse.
Mi ha vista, quando mi è passato davanti per andare a pagare. Mi son detta 'ora glielo dico ora glielo dico'. Ma on l'ho detto. Ho detto solo che ero triste. 'C'entro io?' mi ha chiesto. 'Sì, centri tu, ma non mi hai fatto nulla di male. Ora non ti posso spiegare'. Ha insistito per avere una spiegazione, ma non potevo. 'Ti mando un messaggio su Myspace domani'. Gliel'ho promesso. Per tutto il viaggio di ritorno ho pensato se fosse stato il caso di mentire spudoratamente e dirgli, non so, che mi aveva detto una cosa che mi sembrava brutta, o se raccontargli la verità.
Quello che è successo il giorno dopo, è che gli ho raccontanto la verità...