Fluon @ Chromazone – Atripalda (AV)
Fluon
8 aprile 2012 @ Chromazone – Atripalda (AV) (IT)
Per tutti gli anni ’90 i Bluvertigo hanno rappresentato il compromesso italiano fra new wave, synth e pop. Quell'esperienza si è poi conculsa, e ognuno ha preso la sua strada. Morgan, ahimè, si è dato ai talent show, degli altri si sono un pò perse le tracce (anche se in realtà Livio Magnini fa parte del progetto Rezophonic e Sergio Carnevale collabora con i Baustelle e con Max Gazzè). Di Andy si sono contate apparizioni televisive, dj-set e collaborazioni. Di recente si è lanciato nel progetto Fluon, una sorta di laboratorio creativo che assume differenti forme a seconda della necessita’, un progetto trasversale, nato tempo fa, che prende il nome dal “quartier generale creativo” di Andy e che non racchiude al suo interno solo la musica, ma anche pittura, grafica e design.
Andy è in tuor con i Fluon, un tour che tocca tantissime tappe per promuovere il progetto musicale, una sorta di viaggio dal quale nascerà un disco che però uscirà pezzo per pezzo, e del quale per ora è fuori solo il primo singolo, Naked.
Le sonorità di Andy sono elettroniche e di chiara derivazione sinth-wave, ma spaziano tra pezzi melodici, pop e casse dritte. Al suono digitale creato da sintetizzatori e ipad (Faber) si affiancano la chitarra elettrica (Fabio Mittino) e a volte il sax suonato dallo stesso Andy, creando commistioni interessanti anche se a volte un pò confuse.
Mentre sullo sfondo vengono proiettati gli artwork del collettivo (visionabili anche sul loro sito), che ricordano da vicino la cultura pop di Warhol e Lichtenstein, il concerto prosegue, alternando a pezzi inediti alcune cover tra cui Polvere di Enrico Ruggeri (presente anche nell'ultimo album di Ruggeri "Le canzoni ai testimoni") e Photografic dei Depeche Mode.
A metà concerto mi chiedo se la gente non sia un pò delusa dal fatto che sembra che Andy non abbia nessuna intenzione di suonare alcun pezzo del vecchio gruppo. Mi rispondono due cose: la prima sono i ragazzini che ballano sulle casse quadrate sparate dai woofer, che credo non abbiano neanche idea di chi siano stati i Bluvertigo, la seconda è un'affermazione di Andy, che all'ennesima richiesta di suonare "La crisi" risponde che Morgan, per quanto lo riguarda, è morto e che non augura a nessuno di lavorare con una persona simile. Capisco che possa non essere facile essere "quello dei Bluvertigo". "Quello" che non è Morgan intendo. Ma devo dire che Andy pare aver trovato una sua dimensione, molto più vicina a quella dei Covenant che non a quella dei vecchi Bluvertigo, che unisce alla scuola anni '80 sonorità electroclash e crea un embrione che sembra pronto ad evolversi in qualcosa di alternativo.
In fin dei conti quindi un'ottima serata, sicuramente divertente per chi non è uscito vivo dagli anni '80, danzereccia al punto giusto (Andy, credimi, non è una roba personale, è che io al Chromazone non ho mai visto ballare nessuno) e forse una nuova spinta per un genere che si dice essere ormai morto.
Ahimè non ho video decenti della serata (per dire, in quello di Polvere si sente me che canto a squarciagola..), ma per un'idea QUI c'è un promo dei loro live.
Buon ascolto!