Ho sempre nutrito un certo astio verso il natale. Io non sono cattolica, è una festa consumista e antiecologica e tutto il resto. Ma il vero motivo è un altro. Ed è che io, a Natale, mi sono sempre sentita un piccione viaggiatore. Dalla tenera età di 4 anni, quando i miei genitori si sono separati, passo il pranzo di Natale con un genitore e quello di S. Stefano con l'altro, e l'anno dopo viceversa, e comunque dopo il pranzo devo fare il giro di tutte le case per fare gli auguri.
Quest'anno mia mamma passerà il Natale e Montevarchi con il suo compagno e mio papà a Montecatini con la sua compagna. C'è da precisare che rispetto a dove sto io, Montecatini sta a 60 km a nord-ovest e Montevarchi a 100 km a sud-est.
Ormai per quest'anno è andata così, ma pensavo che per l'anno prossimo si potrebbe fare una cosa intelligente...
Mi affitto un capannone e invito tutti, ma proprio tutti lì: mamma, babbo, nonni e fratelli e sorelle dei nonni, compagni dei miei genitori e genitori dei loro compagni, figli dei compagni con relative fidanzate e fidanzati e parentela dei fidanzati/e, zii e zie con figli e nipoti.
E' uno sbattimento, per carità, ma almeno si sbriga tutto in una botta sola e finita là...
a me invece sta proprio sul cazzo il natale,
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